Sublime Subjects explores two fundamental questions: what is the start of humanity? When and how does a newborn child become a subject? These are relevant to psychoanalysis not only theoretically, but also in clinical practice, where the issue at stake is how to help the analysand’s mind to grow or, better, to increase the ability to give a meaning to experience.
Giuseppe Civitarese here argues that the psychoanalytic theory of sublimation and the aesthetic theory of the sublime are theories of subjectivation that can illuminate each other and give us a better understanding of the birth of the psyche. The aesthetic experience in art and in psychoanalytic practice are concerned with the social constitution of the individual, understood at its pre-reflective, non-verbal or inter- corporeal level. It is at this level that, thanks to the encounter with a receptive other, the turbulences of sensations and proto-emotions become soothing rhythms, proto- ideas or sensible ideas at first and, once words are added, concepts.
In Bionian terms, the at-one-ment between mother and baby is a form of primordial abstraction and occurs first in the dimension of the purely sensory and indistinct, and then in the affective space, which nonetheless is always a symbolic space if we take account that sociality is provided for the couple-system by the mother. It is exactly the intersubjective process of elevating towards conceptual thinking, but without ever detaching oneself from the thinking deposited in the body as procedural knowledge, that justifies the definition adopted here of human beings as Sublime Subjects.
This book explores these topics not only through the lens of the concept of sublimation or the theory of the sublime, but also through those of masochism, hypo- chondria, truth and two readings of classical Freudian papers such as the clinical case of Dora and ‘Formulations on the two principles of mental functioning’. Sublime Subjects will appeal to psychoanalysts and psychoanalytic psychotherapists, as well as literature and philosophy scholars.
Sublime Subjects esplora due domande fondamentali: quale è l'inizio dell'umanità? Quando e in che modo un neonato diventa un soggetto? Queste domande sono rilevanti per la psicoanalisi non solo teoricamente, ma anche nella pratica clinica, dove il problema in gioco è come aiutare la mente dell'analizzando a crescere o, meglio, ad aumentare la capacità di dare un senso all'esperienza. Giuseppe Civitarese sostiene che la teoria psicoanalitica della sublimazione e la teoria estetica del sublime sono teorie della soggettivazione che possono illuminarsi a vicenda e darci una migliore comprensione della nascita della psiche. L'esperienza estetica nell'arte e nella pratica psicoanalitica riguardano la costituzione sociale dell'individuo, inteso a livello pre-riflessivo, non verbale o inter-corporeo. È a questo livello che, grazie all'incontro con un altro ricettivo, le turbolenze di sensazioni e proto-emozioni diventano ritmi rilassanti, proto-idee o idee sensibili all'inizio e, una volta aggiunte le parole, concetti. In termini bioniani, l'unificazione tra madre e bambino è una forma di astrazione primordiale e si verifica prima nella dimensione del puro senso sensoriale e indistinto, e poi nello spazio affettivo, che tuttavia è sempre uno spazio simbolico se prendiamo conto che la socialità è fornita per il sistema di coppie dalla madre. È esattamente il processo intersoggettivo di elevazione verso il pensiero concettuale, ma senza mai distaccarsi dal pensiero depositato nel corpo come conoscenza procedurale, che giustifica la definizione adottata qui degli esseri umani come Soggetti sublimi. Questo libro esplora questi argomenti non solo attraverso la lente del concetto di sublimazione o la teoria del sublime, ma anche attraverso quelli di masochismo, ipocondria, verità e due letture di carte classiche freudiane come il caso clinico di Dora e ' Formulazioni sui due principi del funzionamento mentale '. I soggetti sublimi attrarranno gli psicoanalisti e gli psicoterapeuti psicoanalitici, nonché gli studiosi di letteratura e filosofia.
Giuseppe Civitarese psichiatra e psicoanalista, vive e lavora a Pavia. È stato direttore della Rivista di Psicoanalisi. Ha pubblicato: L’intima stanza. Teoria e tecnica del cam- po analitico, Roma 2008; La violenza delle emozioni. Bion e la psicoanalisi postbioniana, Milano 2011; Perdere la testa. Abiezione, conflitto estetico e critica psicoanalitica, Firenze 2012; Il sogno necessario. Nuove teorie e tecniche dell’interpretazione in psicoanalisi, Milano 2013; I sensi e l’inconscio, Roma 2014; Il campo analitico e le sue trasformazioni, con A. Ferro, Milano 2015. Trasposizioni. Glossarietto di psicoanalisi, Udine-Milano 2017.