L’intenzione che attraversa questo libro è quella di tentare di delineare percorsi teorici e clinici che, muovendo dalla tradizione psicoanalitica per sottolinearne gli aspetti di continuità, incrociano momenti in cui l’emergere di nuovi modelli (Bion, ad esempio, e la psicoanalisi post-bioniana) inserisce anche elementi di discontinuità. Elementi che possono portare a importanti evoluzioni nella teoria, ma che vengono a implicare, al tempo stesso, il modo in cui ogni analista (ogni terapeuta) immagina e realizza la propria funzione nell’attività clinica quotidiana.In ogni capitolo l’autore tenta allora di mostrare, facendo ricorso a materiale clinico e ad escursioni nel campo dell’arte e della letteratura, come siano progressivamente mutati il modo di interpretare, l’ascolto dell’analista, la sua considerazione della sofferenza del paziente e gli scopi della cura. Scopi che oggi sono più centrati sulla costruzione o ricostruzione della capacità di sentire, di pensare e di sognare del paziente. Intercettare il sogno, dunque, per intercettare il traumatico. Per intercettare ciò che non ha mai avuto possibilità di rappresentazione, e tentare di trasformarlo in versioni narrative che rendano sempre più personale e più viva la propria esistenza. Questo è il fine dell’analisi.E considerando – come suggerisce Bion – che molte teorie risultano essere dei relitti a cui ci aggrappiamo per il terrore del nostro non sapere, dobbiamo accetare di spaventarci, almeno un po’. Questo libro viene così offerto a chiunque si senta disposto a vivere l’avventura e lo spavento di affacciarsi sul futuro.
Mauro Manica, psichiatra e psicoanalista, già responsabile del Servizio Ambulatoriale del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl 13 di Novara, è membro ordinario della SPI e dell’IPA. Ha scritto diversi articoli su riviste scientifiche ed in volumi collettivi. E’ autore di saggi pubblicati presso le Edizioni Borla: La musica della psicoanalisi (2009), Fare psicoanalisi, vivere la clinica, sognare la teoria (2010), Ogni angelo è tremendo: Esplorazioni ai confini della teoria e della clinica psicoanalitica (2013).