Dalla Quarta di copertina: “La paura dell’altro, del diverso, dello “straniero”, sembra essere diventata la cifra caratteristica dell’epoca in cui viviamo. La dialettica conflittuale tra “familiare” ed “estraneo”, descritta da Freud nel suo breve saggio sul Perturbante nel 1919, non è mai stata infatti così attuale. Il volume esplora le declinazioni contemporanee del Perturbante e le sue manifestazioni in vari ambiti della cultura di oggi: nella società, nella politica, nell’arte e nella clinica psicoanalitica, seguendo il filo rosso di quel “fenomeno particolare” della vita psichica, di cui ci ha parlato Freud nel suo saggio del 1919.
Il senso del Perturbante, amplificato dalle nuove tecnologie, sembra caratterizzare su più fronti l’epoca in cui viviamo, epoca di incertezze, di caduta definitiva di valori un tempo dati per scontati, di dipendenza dagli oggetti inanimati che costituiscono i prodotti tecnologico-industriali creati dall’uomo, di precarietà del vivere in tutte le declinazioni semantiche che il termine “precarietà” può assumere”
Angelo Antonio Moroni è psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association. Vive e lavora a Pavia. Collabora come supervisore di strutture del SSN e dell’Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale del Canton Ticino. Ha pubblicato Giovani a disagio. Psicopatologia dell’individuo e del gruppo nell’adolescente di oggi (2011) e con altri colleghi Ragazzi non pensati. Esperienze di cura con gli adolescenti: un contributo psicoanalitico (2016).