Sogno, Dissociazione e Linguaggio dell’Effettività.
Prefazione di Maurizio Collovà
È possibile immaginare che trauma e sogno, a partire da una comune radice etimologica
(in tedesco trauma e traum), abbiano in comune degli aspetti fenomenici?
In realtà, possiamo pensare che si tratti di un’eventualità inammissibile, perché sogno e
trauma sembrano collocarsi agli antipodi dell’esperienza psichica. Il trauma è ciò che si dà
come insognabile mentre il sogno diventa una “frontiera immunitaria” (Grotstein, 2007) che
tenta di neutralizzare, bonificare e trasformare gli antigeni del traumatico. Se il trauma
dissocia, il sogno cura, disvelando l’ordine nascosto dell’arte dell’inconscio.
Questo libro, vuole interrogarsi sugli strumenti di cui può disporre l’analista contemporaneo
quando il trauma fa la sua comparsa nella stanza d’analisi. Trauma e sogno, trauma e
dissociazione, trauma e cura diventano allora i capitoli di questo saggio che, attraversando
la psicopatologia psicodinamica del traumatico, si trova anche a ripensare un modello di
mente che l’esperienza clinica ci ha permesso di formulare in termini interpsichici e
intersoggettivi. Non a caso viene dedicata un’Appendice al concetto ogdeniano di terzo
analitico intersoggetivo.