Il 9 agosto scorso è scomparsa Jane McAdam Freud, all’età di 64 anni.Vorrei ricordarla, rievocando con voi quando, il 9 maggio 2014, al Centro di Pavia potemmo parlare con lei di un suo scritto in cui ripercorreva il suo travagliato percorso umano e artistico in relazione alla “eredità” di tanto nome, figlia di Lucian Freud, bisnipote di Sigmund.
In quei giorni Jane era a Genova dove si apriva una sua mostra, e il 6 maggio ebbi modo di presentarla a Palazzo Ducale congiuntamente al libro “Intanto rimaniamo uniti. Lettere ai figli” di Sigmund Freud (v. http://web.tiscali.it/sheerazade/trabucco.htm ; http://web.tiscali.it/sheerazade/trabuccoPARTE2.htm ). Dato che era mia ospite, con la collaborazione di Fausto Petrella e Nino Ferro, la invitammo a Pavia.
Le “congiunzioni” tra il suo percorso e quello del centro di Pavia si sono ripetute nel Sixth International Symposium on Psychoanalysis and Art, organizzato triennalmente da IPA e International Association for Art and Psychology a Firenze il 17 maggio sempre del 2014, dove ella presentò la sua relazione “In the Moulds of the Fathers”, a cui io fui chiamato a fare da discussant, e Giovanni Foresti era moderatore.
Vi propongo qui il suo lavoro e la mia discussione.https://psicoart.unibo.it/article/view/4369